Lorenzo Carnesecchi (30 novembre 1482 – ...) è stato un condottiero italiano.
Biografia
Figlio di Zanobi di Simone. Il padre Giuseppe Maria Mecatti lo definisce "il gran soldato" nella sua Storia cronologica della città di Firenze.
Lo storico Benedetto Varchi ne parla come di un eroe nella difesa dei territori della Repubblica di Firenze nella sua Storia fiorentina.
Infatti degne di nota sono le sue gesta nella Romagna fiorentina, dove era stato inviato come commissario, nei tempi che precedettero la caduta della Repubblica fiorentina. Il Varchi lo descrive come un secondo Francesco Ferrucci.
Mise una taglia sulla testa del Papa « egli ebbe ardimento, non so se per beffe o per da dovero, di porre la taglia per bando pubblico a papa Clemente a chi lo facesse prigione o ammazzasse, cosa che io sappia o creda, non udita mai più ».
Era un personaggio singolarissimo amante delle feste e delle donne, facondo raccontatore di storie e quindi ben accolto nelle compagnie(Busini); nell'azione fu deciso e astuto e dette prova di grande abilità strategica. Fu un personaggio pragmatico in grado di battersi fino a che vide un barlume di possibilità di successo nelle sue imprese. Quando (egli che era disposto a mettere in gioco tutte le sue sostanze) constatò che i mercanti fiorentini, invece di dare aiuto alla Repubblica si preoccupavano di non rendere maggiormente nemico ai loro traffici il pontefice di Roma, oramai privo di ogni risorsa per continuare la lotta prima di essere sconfitto sul terreno seppe trattare quella che oggi verrebbe definita una pace separata. E seppe con tanta abilità condurre la trattativa di tregua che oltre a provvedere ad una pace vantaggiosa alla Repubblica gli riuscì di sfuggire alla vendetta dei suoi nemici. Quando la Repubblica cadde egli parti per l'esilio e rompendo il confino assegnatogli divenne ribelle. Il duca d'Urbino che lo teneva in grande considerazione lo accolse presso la sua corte.
Lo storico Busini, che non lo amava molto pur prendendo atto delle sue capacità militari e del suo eroismo, fu molto critico con lui, specialmente per la frase Chi non è nel forno è sulla pala che Carnesecchi usò per indicare la situazione fiorentina poco prima della resa e che a parere di altri studiosi testimonia invece una lucida visione degli avvenimenti e l'impossibilità di porre rimedio a una situazione deteriorata dalla mancanza di oggettive risorse.
Assai considerato tra i fuoriusciti fu tra il gruppo ristretto incaricato dai repubblicani di chiedere a Carlo V il rispetto degli accordi sottoscritti.
In Marietta de' Ricci, ovvero Firenze al tempo dell'assedio, racconto storico di Agostino Ademollo, si legge:
I fuoriusciti fiorentini invocavano dall'imperatore il rispetto dei patti sottoscritti nelle condizioni stipulate tra le parti al momento della resa di Firenze. Ma fu tutto invano.
Durante queste trattative Lorenzo morì improvvisamente in data sconosciuta; non fece così a tempo a vedere la morte del duca Alessandro né a partecipare all'infelice tentativo di Filippo Strozzi
Discendenza
I Carnesecchi, precedentemente detti Duranti, erano una famiglia fiorentina di una certa importanza economica e politica. Fin dal 1297 dettero alla Repubblica personaggi degni di ricordo. Ebbero il primo Gonfaloniere di Giustizia nel 1358. Agli inizi del 400 si ricordano Paolo e Bernardo due ricchi mercanti che avevano commerci in tutta Europa. Si ricordano anche diversi seguaci di Gerolamo Savonarola: Gio. di Simone Carnesecchi, Zanobi di Francesco Carnesecchi e principalmente Giovanni di Lionardo Carnesecchi.
Dario Zuliani ha scoperto nell'Archivio di Stato di Firenze, dopo oltre 500 anni dalla condanna a morte di Savonarola, i documenti di altri due processi contro suoi sostenitori (tra cui Giovanni di Lionardo Carnesecchi) di cui si ignorava completamente l'esistenza.
Da ricordarsi è pure di Pier Antonio Carnesecchi commissario in Maremma ai tempi della riconquista di Pisa.
E anche di Manzo Carnesecchi che fu ostile al duca Alessandro de Medici, del capitano Battista morto in Francia combattendo contro gli ugonotti, esule dopo aver combattuto per la libertà di Siena contro Cosimo I, del senatore Bartolomeo e di suo figlio Zanobi della banca Carnesecchi-Strozzi una delle più importanti d'Europa nel XVI secolo
Il personaggio più noto di questa famiglia è comunque Pietro Carnesecchi, giustiziato come eretico il 1º ottobre 1567.
Dice di loro il padre Giuseppe Maria Mecatti:
Ricostruzione storica
Si può ricostruire la vicenda di Lorenzo Carnesecchi tramite stralci di libri - sia antichi sia moderni - riguardanti l'epoca in cui questo personaggio visse.
Dalle Storie fiorentine di Varchi riprese da Antonio Agostini nel suo libro Pietro Carnesecchi e il movimento Valdesiano, si legge:
Lorenzo Carnesecchi batté più volte le genti di Leonello da Carpi, presidente della Romagna ecclesiastica; inflisse parecchie sconfitte a messer Balano di Naldo e al capitano Cesare Gravina e, richiesto finalmente della pace, rispose che non stava bene quando la Patria era in pericolo, si dovessero pacificare i privati.
Tutti gli uomini più sennati si accordavano nel dire che, se invece di aver messo lo stato in balia di sette cittadini quasi sette dittatori si fosse eletto uno solo senza guardare ad altro che alla sufficienza, come esempi grazia il Ferruccio o Lorenzo Carnesecchi, le cose sarebbero state per avventura governate altrimenti che elle non furono, e per conseguenza avuto altro fine che elle non ebbero.
Messer Giorgio Ridolfi, uomo cerimonioso, gli pose addosso una taglia, ed egli - senza punto scomporsi - rivolse quella taglia sopra papa Clemente bandendo un premio a chi fosse disposto ad ucciderlo o ad imprigionarlo. Cedette soltanto quando non ebbe più denari, e neanche modi di farne, e quando la Signoria gli mandò l'ordine di arrendersi.
Sullo stesso Lorenzo, Gino Capponi nella sua Storia della Repubblica di Firenze scrisse:
E scrive ancora Giuseppe Maria Mecatti in Storia cronologica:
Fu esiliato prima a Senigallia e poi a Cervia, diventando uno dei capi dei fuoriusciti fiorentini
Scrive ancora Varchi:
Note
Bibliografia
- Storie Fiorentine di Benedetto Varchi
- Storia della repubblica di Firenze di Gino Capponi
- Lorenzo Carnesecchi il secondo Ferruccio di Carlotta Borgia Lotti
- Storia cronologica della città di Firenze di Giuseppe Maria Mecatti
- Lettere a Benedetto Varchi sull'assedio di Firenze di Giovanbattista Busini
Voci correlate
- Pietro Carnesecchi
- Dante Carnesecchi
Collegamenti esterni
- Approfondimento sui Carnesecchi, su digilander.libero.it.
- Discendenza di Zanobi, su digilander.libero.it.
- I capitani di ventura, su condottieridiventura.it.




